Venerdì 9 Giugno 2017, presso il Circolo dei Lettori di Torino, si è tenuto il convegno “Un nuovo manifesto per un’Europa libera e unita”, organizzata dal Centro Einstein di Studi Internazionali di Torino (CESI), dalla Gioventù Federale Europea (GFE), dal Movimento Federalista Europeo (MFE) dall’Associazione Europea degli Insegnanti (AEDE) e con il patrocinio della Camera dei deputati. Sono intervenuti: Gianni Pittella, presidente gruppo Socialisti e Democratici nel Parlamento europeo (S&D); Roberto della Seta, Presidente della Fondazione Europa Ecologia; Argiris Panagopoulos, Dipartimento di Politica europea di SYRIZA. Ha presieduto Marco Sodano, del quotidiano La Stampa. Presente inoltre Lucio Levi, Direttore della rivista The Federalist Debate, che, insieme a Pier Virgilio Dastoli, Presidente del CIME, è autore di una delle introduzioni alla nuova edizione del Manifesto di Ventotene edito da Ultima Spiaggia, 2016 con la presentazione di Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.

La globalizzazione non governata ha generato gravi distorsioni sul piano sociale, ambientale, della sicurezza e un inaccettabile aumento delle diseguaglianze. L’Europa, che aveva assicurato 60 anni di pace, unendo Stati con storia e identità diverse, in un progetto unico al mondo di democrazia sovranazionale, rischia oggi di disgregarsi. Gli Stati membri e i governi devono dare all’Europa gli strumenti per affrontare le sfide del XXI secolo. Senza un governo democratico e federale dotato dei poteri in politica economica, estera e fiscale, l’Europa è incapace di agire e di rispondere ai bisogni dei cittadini di cui sta perdendo, di conseguenza, il consenso. I prossimi due anni sono determinanti per il futuro dell’Unione. È necessario che tutte le forze politiche progressiste si impegnino a rilanciare il messaggio del Manifesto di Ventotene con un nuovo progetto politico capace di contrastare il rinascere del nazionalismo, dare una risposta di benessere e sicurezza ai cittadini europei e far ritrovare all’Europa un ruolo nel consenso mondiale. Ma per poter avviare un vero New Deal europeo, uno sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile, creare occupazione (soprattutto per i giovani) e garantire la sicurezza interna ed esterna è urgente aumentare le risorse proprie dell’Unione, ancora ampiamente insufficienti. Le prossime elezioni europee rappresentano un’occasione unica per lanciare questo progetto e riavvicinare i cittadini all’Europa.