Mercoledì 14 dicembre presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino, la sezione MFE di Torino e il Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI), in collaborazione con i più importanti centri studi torinesi, hanno organizzato un dibattito sul tema “Democrazia multilivello e beni pubblici:una risposta possibile alla crisi di governance europea e mondiale”. All’incontro, presieduto da Luigi Bonanate (Centro studi Piero Gobetti), hanno partecipato Giampiero Bordino (Centro Einstein di Studi Internazionali), Andrea Giorgis (Professore di Diritto costituzionale, Università di Torino) e Guido Montani (Professore di Economia politica internazionale, Università di Pavia).
Introdotto dal Prof. Bonanate, Bordino ha evidenziato che la crisi economica mondiale mette in luce due aspetti, da un lato la carenza di fornitura di beni pubblici tradizionalmente garantiti dallo stato, e dall’altro l’assenza di istituzioni di governo in grado di assicurare la produzione e la tutela di tali beni. Esiste oggi un’autorità che non è né stato né mercato. Nell’epoca dell’interdipendenza globale risulta sempre più chiara la necessità di costruire una governance democratica multilivello, in grado di garantire i beni pubblici dal locale al globale. La presenza di una cittadinanza consapevole e attiva rappresenta un fattore essenziale per il raggiungimento di questo obiettivo. Giorgis ha sottolineato che la crisi attuale rivela un problema di democrazia sostanziale e di legittimazione della politica. I tempi sono tali da richiedere un sistema di regolazione multilivello; occorre però rifondare il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, affinché un governo sovranazionale, europeo e mondiale, possa esercitare in modo efficace le proprie funzioni di garanzia dei beni pubblici. Montani ha rilevato che è importante pensare in termini di beni pubblici sovranazionali e di istituzioni sovranazionali, di cui l’Europa è un esempio fondamentale. Tali istituzioni hanno carattere di statualità, potere coercitivo, ma non dispongono ancora di una sufficiente forza politica. Mentre le democrazie nazionali si svuotano, è importante costruire un governo democratico europeo, che sia in grado di promuovere e salvaguardare beni pubblici essenziali come la stabilità monetaria e finanziaria, la coesione sociale e la sostenibilità dello sviluppo.
Al termine delle relazioni è seguito un dibattito che ha visto da parte del pubblico in sala diversi interventi, tra cui quello di Lucio Levi (Presidente nazionale MFE). A conclusione dei lavori, i relatori hanno ribadito che, di fronte al fallimento dell’idea dell’autoregolazione del mercato, occorre promuovere il rafforzamento delle istituzioni di governo sovranazionali, europee e mondiali, condizione per poter risolvere i gravi problemi che incombono sull’umanità e assicurare l’uso universale dei beni pubblici.